Già agli inizi del 1940 apparve chiaro che I'SM 79, impiegato come bombardiere dai reparti della Regia, avesse dei limiti imposti dal suo essere un velivolo di estrazione civile, per cui era necessario un velivolo che, pur mantenendo in comune con il predecessore alcune caratteristiche progettuali, avesse però un preciso impiego militare. Ed in effetti il prototipo nato dallo "Sparviero" venne denominato SM 79 bis e come uniche varianti presentava la coda bideriva e motori potenziati. Il primo aereo di preserie, MM 22395, compie il primo volo il 5 giugno 1940 e, praticamente sulla carta, ne vengono ordinati ben 246 esemplari. Nel frattempo viene modificata la nomenclatura per cui si parla di SM 84, sigla già impiegata nel 1935 per indicare lo sfortunato concorrente del FIAT G 18 per un aereo passeggeri da 20 posti. Purtroppo la nuova macchina si dimostrò inefficace e neanche il successivo sviluppo, denominato "SM 84bis", con nuovi motori (3 Piaggio PXI RC 40 da 1000 CV l'uno), cellula appesantita da blindature varie e incidenza alare con diedro positivo, si dimostrò all'altezza della situazione, per cui l'aereo, dopo infauste esperienze sia come bombardiere che come silurante, terminerà la sua carriera, alla data dell'armistizio, nel 132° gruppo trasporti.
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