Friday, December 4, 2009

Sky Model No.31


Così nacquero negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica gli intercettori, relativamente piccoli e leggeri, F-104 e Mig-21, frutti di filosofie progettuali opposte: il primo caratterizzato da soluzioni tecniche raffinatissime, il secondo dalla massima semplificazione al fine di ottenere un rapporto spinta/peso senza uguali. Senza però dimenticare il francese Mirage, che diede tanto filo da torcere alla stirpe del 21, sia nei cieli arabo-israeliani, sia in quelli africani, sia... a terra, nei mercato mondiale delle armi da guerra. Uno dei prototipi venne mostrato alla parata aerea di Tushino, nei pressi di Mosca, il 24 giugno 1956: dotato del nuovo motore RD-11, raggiunse i 2100 km/h, i 18000 metri di tangenza, impiegando 3'4" per salire a 15000 metri, il tutto con un'autonomia di 1400 km. La stirpe era nata. La migliore dimostrazione della felice impostazione del progetto, perfettamente corrispondente alle specifiche, fu l'alto potenziale di sviluppo, che si manifestò sin dall'inizio. La potenza relativamente scarsa aveva inizialmente impedito l'installazione di apparati di ricerca, limitando la possibilità d'impiego del velivolo sovietico alla caccia diurna con tempo limpido, presto gli si assicurò una pur limitata capacità di operare di notte o in condizioni metereologiche avverse.

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